martedì 30 settembre 2008

I terzieri dell'Ottobre Trevano

Sono i tre terzieri il vero motore della rievocazione storica dell'Ottobre trevano. Doveroso quindi presentarli uno alla volta, rigorosamente in ordine alfabetico. Primo della lista è il terziere del Castello che ha sede a Palazzo Lucarini e dove dal 1993 ha sede anche la taverna, in pieno centro storico, nella parte più alta della città, a due passi del Duomo di Sant'Emiliano.
Colori sociali l'azzurro e il bianco presenti anche sullo stendardo dov'è raffigurato il simbolo del Castello e che vanta al momento undici palii vinti, di cui l'ultimo, per la verità tanto discusso, conquistato lo scorso anno.
É intenzione di tutto il popolo del Castello mettere in bacheca anche il dodicesimo drappo.
"La disfida dei carri è sempre una gara e tutti vi partecipano con il preciso obiettivo di vincere, ovviamente, anche noi del Castello"
, commenta il priore del Castello, Patrizio Dominici, eletto per la terza volta consecutiva.
Vice priore è Luca Martani, economo e segretario Emiliano Cerquiglini. Rappresentante del Castello in seno all'Ente Palio è Amalia Cecchini. Il consiglio direttivo è composto da ventuno membri impegnati a coordinare le varie attività. Dalla taverna, al carro, ai costumi, per passare ai tamburini, al corteo storico e alle scene di vita medievale.
L'attività del terziere, che conta poco meno di duecento iscritti, non si limita, come si può facilmente immaginare, ad un limitato periodo di tempo che precede il mese d'ottobre, ma si svolge durante tutto l'arco dell'anno.
"Da subito dopo la fine della manifestazione - spiega il priore Dominici - i veri castellari si ritrovano nella sede del terziere per iniziare a lavorare per l'edizione successiva."
L'attività che viene svolta dal popolo del Castello si snoda oltre che per le taverna anche per la sartoria, dove le donne si ritrovano per rammendare i costumi ma anche per crearne dei nuovi che saranno poi indossati dai figuranti e per il corteo storico che per le scene di vita medievali.
Inoltre il laboratorio tecnico, dove gli uomini lavorano alla creazione di tutte quegli utensili e attrezzature utili per la rievocazione storica.
Fulcro dell'attività e punto di ritrovo è la taverna del Castello, composta da due accoglienti sale capaci di ospitare circa cento commensali.
La cucina della taverna offre un menù ricco di piatti preparati dalle abili mani di esperti professionist.
Dal famoso sedano nero ripieno, che solo a Trevi e solo in questo periodo si può gustare, alle rinomate ruzzole alla carne arrostita sulla brace condita con l'olio extravergine d'oliva rigorosamente dei colli trevani.
La taverna aprirà i battenti.

Anna Maria Piccirilli
dal Corriere dell'Umbria Martedì 30 Settembre 2008

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