venerdì 19 settembre 2008

A Villa Redenta di Spoleto l'International Culinary Academy

Il grande giorno, atteso da almeno sei anni, è finalmente arrivato. Si inaugura questa mattina alle 11 nella sede di Villa Redenta, a Spoleto, l'International Culinary Academy, l'accademia internazionale d'alta cucina, un nuovo punto di riferimento a livello nazionale e internazionale che fa di Spoleto la propria base operativa.
All'evento, a meno di impegni dell'ultim'ora, interverrà il ministro della Pubblica istruzione Mariastella Gelmini, mentre è certa la presenza della presidente della Regione Umbria Maria Rita Lorenzetti, del presidente della giunta provinciale Giulio Cozzari, del sindaco di Spoleto Massimo Brunini e del presidente della Fondazione Scuola d'Alta Cucina Torquato Novelli.
Tutto è iniziato quando gli amministratori locali della Regione Umbria (presidente, assessori della Provincia di Perugia e sindaco di Spoleto) hanno avvertito l'esigenza di realizzare un'iniziativa che poteva conferire al loro territorio un'opportunità di ulteriore sviluppo e hanno trasformato questa esigenza in una realtà condividendo e promuovendo questo progetto.
La possibilità di realizzare un'iniziativa di grande prestigio, sottolineano i promotori del progetto, si è concretizzata anche grazie all'esistenza, nella città di Spoleto, di una sede in grado da cornice ideale per accogliere un'iniziativa di tale portata: Villa Redenta, uno dei più bei complessi architettonici di Spoleto.
L'Accademia di Alta Cucina è un luogo dove si può apprendere uno stile gastronomico di indiscussa eccellenza acquisendo non solo le tecniche ma anche il metodo e la sensibilità che ne sono alla base.
Obiettivo principale dell'Accademia di Alta Cucina è trasmettere agli allievi questa sensibilità che potrà formarsi con la guida di grandi chef, a cominciare dal suo primo direttore Gianfranco Vissani, docenti insostituibili per illustrare gli aspetti più profondi e meno noti del mondo gastronomico.
Il progetto International Culinary Academy - Accademia Internazionale di Alta Cucina - sostenuto dalla Fondazione Scuola di Alta Cucina Villa Redenta, ha richiesto un lungo lavoro di preparazione di circa cinque anni ed è finalmente giunto alla fase finale, che prelude al concreto avvio dei corsi.
Salutato con grande enfasi sia dal sindaco di Spoleto, Massimo Brunini, che dall'assessore alla Formazione, Patrizia Cristofori, che per conto dell'amministrazione comunale ha seguito direttamente lo svolgimento di questo progetto.
Sono stati progettati i laboratori dove si studieranno i prodotti di qualità, le cucine dove si realizzeranno gli stage formativi, le aule dove si realizzerà l'insegnamento tecnico.
La realizzazione di attività collaterali collocherà l'intera iniziativa in un contesto molto più ampio e di grande prestigio.
Il primo evento organizzato in occasione dell'inaugurazione dell'International Culinary Academy sarà Olio day - i prodotti di qualità del Sannio che si svolgerà a Villa Redenta dal 19 al 21 settembre 2008.
Sarà inoltre presentato dalla Provincia di Benevento, alla presenza di tutte le rappresentazioni istituzionali, un progetto di gemellaggio tra l'Accademia Internazionale di Alta Cucina di Spoleto e la progettata realizzazione di un luogo con uno stile enogastronomico di qualità a Benevento.
La sede dell'accademia è adeguata alle sue prospettive: Villa Redenta, senza dubbio è uno dei più bei complessi architettonici di Spoleto: sorge alle porte della città, lungo la Via Flaminia, poco lontano dalla Porta San Gregorio.
Fin dal 1693 proprietà del Capitano Gerolamo Pianciani Martorelli, membro di una delle più antiche ed importanti famiglie spoletine, la Villa passò sul finire del secolo in eredità a Fabrizio Locatelli, a cui si debbono le opere di rinnovamento che trasformarono la stessa nella sua configurazione attuale.
Le alterne fortune dei Locatelli portarono ad ipotecare la Villa, che venne acquistata all'asta nel 1823 dal Marchese Francesco Marignoli, probabilmente per conto di Papa Leone XII (al secolo Annibale dei Marchesi della Genga, spoletino) il quale ne divenne effettivo proprietario un anno dopo.
Alla fine dell'Ottocento la Villa fu riacquistata dalla famiglia Marignoli, nella persona del Marchese Filippo, il quale le impose il nome di "Redenta", per indicare il riscatto della medesima.
Successivamente nel 1957 fu rivenduta ai padri Minori Conventuali che ne fecero la sede del Collegio Missionari di S.Antonio ed infine nel 1973 è stata acquistata dalla Provincia di Perugia, che nel 1995 ha iniziato i lavori di restauro conservativo, di consolidamento e riqualificazione funzionale.
La villa, circondata da uno splendido parco-giardino, oggetto di restauro da parte della Provincia di Perugia nel 2003, conserva ancora oggi un eccezionale valore culturale e ambientale.

Filippo Casciola
dal Corriere dell'Umbria Venerdì 19 Settembre 2008

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