domenica 2 novembre 2008

Villa Fabri torna alla città di Trevi

"Un piccolo comune che non si rassegna a far cadere le iniziative relative alla cultura. Piccoli ma "tignosi", piccoli ma non deboli: questa è Trevi e questa è l'Umbria che non mollano sulla qualità."
Il presidente della Regione Umbria Maria Rita Lorenzetti è intervenuta così all'inaugurazione di Villa Fabri, un prezioso luogo e un pregevole contenitore culturale che il Comune di Trevi restituisce alla città.
Uno dei momenti centrali di Festivol, manifestazione organizzata dal Comune di Trevi che proseguirà fino a tutt'oggi, è stata infatti la riapertura, dopo il restauro intrapreso dalla stessa Amministrazione comunale, della splendida Villa Fabri o dei Boemi.
Prima del consueto taglio del nastro e della visita alla villa numerosi sono stati gli interventi in un gremito Teatro Clitunno: erano infatti presenti, oltre alla governatrice, anche il sindaco di Trevi Giuliano Nalli, la soprintendente ai beni culturali Vittoria Garibaldi, il professor Francesco Federico Mancini, Giuseppe Bettini e Dino Sperandio (responsabili dei lavori interni ed esterni alla villa)
dal Corriere dell'Umbria Domenica 2 Novembre 2008


Un piccolo, grande gioiello paragonabile che può entrare di diritto nella rete di ville storiche presenti in Umbria.
Non solo. La struttura può svolgere un ruolo di primo piano nel panorama culturale cittadino. Come contenitore d'eccellenza e di prestigio per ospitare appuntamenti anche di grande respiro nazionale o essere anche sede di scambi culturali con altri Paesi.
In questi termini è stata presentata al pubblico Villa Fabri o dei Boemi, inaugurata venerdì pomeriggio alla presenza di un folto pubblico che ha gremito in ogni ordine di posti il Teatro Clitunno, dove è avvenuta la cerimonia d'inaugurazione che ha anticipato poi il taglio del nastro, purtroppo funestato da una scrosciante pioggia.
E con il taglio del nastro la villa è stata aperta alla collettività tutta e riconsegnata alla storia della città.
Una cerimonia che ha avuto un parterre d'eccezione: il sindaco Giuliano Nalli che nel suo lungo intervento si è soffermato, tra l'altro, sul significato dell'evento
"siamo qui per restituire alla città un meraviglioso gioiello, un traguardo ambizioso e importante che finalmente si è concretizzato, il recupero di questo bene sta a significare il connubio tra storia e cultura"
; Francesco Federico Mancini, direttore del dipartimento di scienze umane e della formazione dell'Università degli studi di Perugia; Vittoria Garibaldi, soprintendente per i beni storico artistici dell'Umbria ("un comune che pone particolare attenzione al proprio patrimonio culturale"); Giuseppe Bettini responsabile lavori pubblici del Comune di Trevi e Dino Sperandio, restauratore.
Ognuno per il proprio ruolo ha illustrato le bellezze e le peculiarità della Villa: dai decori che ornano pareti e soffitti di tutte le stanze del fabbricato e del loro significato, ai lavori di restauro ai quali è stato sottoposto il giardino e via dicendo.
Al presidente della giunta regionale dell'Umbria, Maria Rita Lorenzetti le conclusioni.
"Un piccolo comune che non si rassegna a far cadere le iniziative relative alla cultura. Piccoli ma 'tignosi', piccoli ma non deboli: questa è Trevi e questa è l'Umbria che non mollano sulla qualità"
- ha sottolineato con orgoglio la presente.
A tagliare il nastro il sindaco Nalli e il presidente Maria Rita Lorenzetti. I lavori che hanno interessato la villa, acquisita dal Comune nel 2000, dopo le procedure avviate dall'allora sindaco Carlo Antonini alla fine degli anni '90, hanno interessato il consolidamento dei solai e del tetto e parte della struttura, grazie ai finanziamenti del terremoto erogati dalla Regione dell'Umbria ai lavori di restauro delle sale interne con fondi del Comune, la Soprintendenza ha curato la facciata della Villa.
Villa che è stata costruita sul finire del '500 e che d'ora in poi sarà aperta e restituita alla città.
Prosegue, intanto, il ricco cartellone di
"Festivol - Trevi tra olio, musica, arte e papille"
attraverso un percorso storico-culturale-enogastronomico con il quale si festeggia il momento conclusivo della raccolta delle olive, quando dalla prima spremitura si può gustare l'olio nuovo

Anna Maria Piccirilli
dal Corriere dell'Umbria Domenica 2 Novembre 2008

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