"Con Nastasi - spiega Giorgio Ferrara - stiamo verificando ipotesi interessanti che sicuramente avranno una loro concretizzazione, ma è presto per parlarne."Cuba ospite spaciale del Festival…
"Problemi organizzativi ci impediscono di creare la sezione che in un primo momento volevamo dedicare alla Russia. Abbiamo stretto invece rapporti con Cuba e proprio alle tante forme espressive della cultura caraibica dedicheremo uno spazio specifico nell'ambito del Festival di quest'anno."Cosa arriverà a Spoleto da Cuba?
"Sono rimasto impressionato dallo spessore artistico dell' Orchestra giovanile di Cuba per l'ecologia (nota anche con la sigla Ojce ndr). É formata da 40 musicisti tra i 10 e i 15 anni, presenta un repertorio inedito dedicato a differenti aspetti della natura e della lotta per la conservazione dell'ambiente. Il direttore è il maestro Shama Milá e i ragazzi suonano strumenti ricavati dalle discariche che, proprio grazie ai loro concerti, sono ormai aree recuperate e destinate alla musica. Il repertorio dell'orchestra è assolutamente originale e l'effetto che mi ha fatto quando suona è quello di un coro angelico."". E oltre alla musica? "Arte e cinema . Allestiremo una mostra dedicata allo scultore José Villa Soberón che progetta il suo lavoro per gli spazi pubblici e urbani, e che si esprime a media e grande scala e lavora soprattutto in pietra, acciaio e bronzo. Suoi il monumento commemorativo per il 13 di marzo nel cimitero di Colón, la statua di John Lennon e Madre Teresa di Calcutta sono per citare le sue creazioni più famose. Inoltre intendiamo occuparci del cinema cubano proponendo titoli inediti". E il balletto? "Ci stiamo lavorando. L'intenzione è di ospitare il Ballet Nacional de Cuba fondato di fatto da Alicia Alonso, famosissima ballerina e coreografa. In realtà il contatto passa attraverso il San Carlo di Napoli dove è in programma lo spettacolo del balletto cubano. E per quanto riguarda il Festival non sappiamo se riusciremo a portarlo quest'anno oppure nella prossima edizione Riguardo a questa edizione del Festival si è parlato anche di Casa Menotti…
"In effetti stiamo avendo contatti molto interessanti con la famiglia Monini. Certo il tempo è tiranno ma stiamo considerando la loro disponibilità a collaborare con noi. Fin da quest'anno si è deciso di utilizzare la Casa come spazio per ospitare eventi che andremo a definire più avanti"
Sabrina Busiri Vici
Corriere dell'Umbria Sabato 16 Gennaio 2010
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