domenica 13 marzo 2011

L'ex campo di internamento di Pissignano oggetto di studi e laboratori

Ricordare i crimini di guerra compiuti in Umbria. Questo è l'obiettivo del progetto ideato dall'Isuc e messo in atto nelle scuole del territorio. Ad essere interessato è l'istituto professionale di Todi che analizzerà il caso del campo di internamento di Pissignano. Ieri mattina presso l'ufficio comunale di Campello sul Clitunno c'è stato il primo incontro tra l'Amministrazione, gli studenti e l'Istituto per la storia dell'Umbria contemporanea, rappresentato dal ricercatore Tommaso Rossi. La collaborazione fra l'ente e l'associazione permette agli studenti di far conoscere e comprendere la storia del sito, utilizzato nel corso della Seconda guerra mondiale come campo di deportazione di prigionieri provenienti dalla Jugoslavia.
Il progetto consiste in laboratori, visite e documentari. Non è quindi un semplice racconto, ma un viaggio tematico arricchito da un'ampia documentazione e supportato da una visita sul luogo che diventa punto di raccordo tra i libri di storia e la ricerca storica locale.
"La nostra Amministrazione - ha spiegato l'assessore ai Lavori pubblici di Campello Andrea Marchini - tende a stimolare la partecipazione giovanile intorno a quegli eventi storici che devono rimanere sempre presenti nella nostra mente."
Il progetto è stato poi illustrato da Rossi.
"Grazie alle sinergie messe in campo con i Comuni - ha affermato - siamo oggi in grado di modulare gli incontri sui ragazzi per interessarli alla ricerca storiografica sul campo"
L'importanza dell'iniziativa è stata infine sottolineata dal direttore dell'Isuc, Alberto Sorbini, il quale seppur impossibilitato ad intervenire alla conferenza ha voluto inviare un proprio messaggio.
"Le iniziative didattiche sono estremamente importanti. Il nostro compito è far sapere ai nostri studenti che Pissignano è stato uno dei luoghi di smistamento, da cui le persone venivano poi deportate al campo di Colfiorito che contava quasi 1500 prigionieri. Il nostro è un lavoro di ricerca che permetterà alle generazioni future di conoscere la storia dei nostri territori: questa è la nostra missione e quello che ci sta a cuore. A questo proposito - ha concluso Sorbini - voglio segnalare l'uscita di un manuale che raccoglie i luoghi della Resistenza in Umbria. Racconta la storia dal1943 a11944"
Paola Cinti
Il Giornale dell'Umbria Sabato 12 Marzo 2011

Nessun commento:

Posta un commento