"É una decisione spiega il patron Alessandro Casali - che non avemmo mai voluto prendere, ma allo stato delle cose non abbiamo alternative."Perché? Semplice, non c'è ancora alcuna certezza sul sostegno e la partecipazione da parte di istituzioni e sistema produttivo locale. Che finiscono inevitabilmente nel mirino.
"Da parte nostra - continua Casali - non c'è polemica, semmai rammarico e delusione. In questi anni abbiamo fatto di tutto per dare alla città e alla regione una manifestazione di alto livello e di carattere nazionale che unisse il turismo e l'eccellenza enogastronomica. Però da soli non possiamo più farcela."Il messaggio è chiaro, visto che già l'anno scorso coi tagli lo staff di Casali si accollò un non indifferente deficit.
"In otto anni aggiunge Giampaolo Emili, presidente dell'associazione Arte Gusto e Cultura Vini nel Mondo ha fatto registrare a Spoleto oltre 1,2milioni di presenze e oltre 500mila persone hanno partecipato alla manifestazione. In un momento difficile si dovrebbe fare squadra anziché essere l'uno contro l'altro."La delusione è enorme: 'Amo la mia città e la mia regione, ho organizzato una Notte nel Cuore ad Assisi, Vini nel Mondo e la Mille miglia a Spoleto, ma non basta produrre eccellenze per essere vincenti, quando si è soli contro tutti bisogna prendere atto e noi lo abbiamo fatto".
Al patron di Vini nel Mondo non è di certo piaciuto il fatto che a Foligno venisse organizzato un evento (la Notte Rosa) in concomitanza con la tradizionale Notte Bianca. Di più: "Siamo riusciti a coinvolgere protagonisti nazionali mentre le sole realtà che hanno manifestato difficoltà nel partecipare sono proprio quelle umbre". […]
Corriere dell'Umbria Venerdì 3 Maggio 2013
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