Ovvero, musei e piazze dove le presenze di turisti non sono certo mancate, grazie anche l'ingresso ad alcuni musei, come quello del Ducato della Rocca Albornoziana e quello Archeologico, al simbolico prezzo di un euro, e strutture ricettive con una diminuzione di prenotazioni di circa il 50 per cento rispetto allo scorso anno.
E ciò, per quando riguarda quest'ultimo aspetto, nonostante molti albergatori spoletini abbiano proposto sconti sul prezzo del soggiorno.
"L'impressione che si è avuta andando in giro per la città è stata quella che a Spoleto ci fossero visistatori - afferma il presidente della Conspoleto, Filippo Tomassoni - ma di questi sono stati pochi coloro che si sono fermati.Una crisi che a quanto pare non è stata percepita in maniera così "violenta" dai musei o comunque dai siti storici della città, visitati anche in questo primo scorcio del ponte del primo maggio da un consistente numero di turisti
E ciò è testimoniato dal fatto che negli alberghi cittadini, come è accaduto nelle recenti festività, hanno soggiornato davvero in pochi.
Visto, però, che questo è un trend simile in tutta l'Umbria, credo che ciò sia dovuto sì a diversi fattori ma soprattutto alla crisi economica che sta interessando molte famiglie italiane e non solo."
Ro.Sol.
Corriere dell'Umbria Domenica 3 Maggio 2009
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