domenica 21 agosto 2016

Un Grazie sentito a Luigi Fortunati: custode dell’arte dimenticata

201608190169010419633Ha salvato dall' oblio un grande patrimonio culturale: all'insaputa del Comune, di sua iniziativa, ha catalogato centinaia di opere moderne e antiche, trasformando un lui va in pensione. Ma il suo lavoro non sarà sprecato. 

Sa che lei meriterebbe una laurea ad honorem in Storia dell'arte? "Ho soltanto la terza media...". Ma ha trasformato un deposito in un museo.

"Non esageriamo. Ho fatto solo ciò che mi è sembrato giusto."
A schermirsi è Luigi Fortunati. Panorama è con lui a Spoleto, nella zona industriale, località Santo Chiodo. Tra i tanti capannoni, qui, ce n'è uno che è di proprietà del Comune e che trabocca di capolavori. Ci sono dentro i Burri, i Calder, i Leoncillo, i Consagra, i Guttuso. E ci sono i reperti antichi, i gessi e i capitelli, gli affreschi staccati e le tele del Cinquecento. Il capannone è chiuso al pubblico, è uno scrigno segreto, è il frutto di un'accumulazione che si è protratta negli anni. È l'asilo, insomma, delle opere dimenticate. Ma qualcuno che si prenda cura di quelle opere c'è. È Luigi Fortunati, appunto. Ha 65 anni, una carriera da operaio alle spalle, e due occhi ballerini che ora si muovono tristi fra i dipinti.
"Mi domando che fine faranno tutte queste tele, adesso"
Il 30 settembre, infatti. Fortunati, che da un decennio è il custode del deposito, andrà in pensione. E dovrà dire addio all'immenso lavoro che ha fatto per salvare dall'oblio questo pezzo importante del nostro patrimonio artistico. Occhi buoni e barba bianca, questo signore sembra un personaggio di Jorge Luis Borges: smarrito e ritrovato in un labirinto di simboli. Fortunati infatti ha soffiato la vita in un luogo morto, Ha scartato le pile di tele che erano accatastate alla rinfusa e ha appeso le opere alle pareti. Ha selezionato e allestito i dipinti, per provenienza e per autore. Ha poi catalogato ogni singolo pezzo contenuto nel deposito e ogni singolo bene artistico presente nella città di Spoleto. Infine, ha creato un sistema informatico in cui sono confluite tutte le schede redatte: un immenso serbatoio d'informazioni, un museo immaginario e reale al tempo stesso, che poterebbe essere messo a disposizione di tutti, studiosi o turisti. Il punto è che nessuno gli aveva chiesto di fare questo immenso lavoro. Signor Fortunati, come è iniziata questa avventura?
"Prima di venire qui, ho trascorso dieci anni al macello di Spoleto, a scaricare quarti di bue. Poi mi hanno mandato all'ufficio Cultura, sempre come operaio del Comune, ma a spostare le opere per le mostre, e a lavorare agli allestimenti."
È nata lì la passione per l'arte? A Luigi brillano gli occhi, e parte il treno dei ricordi.
"È stato un periodo fantastico, di grande arricchimento culturale. Le giornate passate con il professor Giovanni Carandente, il grande critico che qui a Spoleto allestì la collezione di palazzo Collicola, sono state fra le più belle della mia vita. Con lui ho conosciuto gli artisti, ho imparato a rispettare l'arte."
Ma com'è arrivato qui al Santo Chiodo?
"Ho avuto un problema di salute. C'è mancato poco che finissi al creatore. Mi hanno ricoverato d'urgenza per un infarto e mi hanno dimesso con cinque by-pass."
Quindi addio lavori di fatica, addio mostre, e addio arte...

"Dopo l'intervento, i miei capi mi hanno detto "Caro Luigi, basta sforzi. Tè ne vai giù al deposito, e tè ne stai tranquillo".

Insomma, le offrivano un nuovo posto di lavoro.

"Mi davano un nuovo posto, sì, ma senza lavoro, perché al deposito non c'era da fare niente. Sarei dovuto venire qui ogni giorno a girarmi i pollici, a prendere comunque lo stipendio, e ad aspettare la pensione. Stavo andando in depressione. Così ho deciso di reagire. E il lavoro me lo sono inventato."
Il risultato è ammirevole. Fortunati mostra come ha ripartito nello spazio i legni antichi, le sculture, i dipinti del 400 e 500. Indugia per un momento di fronte a un'opera che
"proviene dal chiostro di san Nicolo e che riprende il motivo della "Dormitio Virginis", il funerale della Madonna: un riferimento iconografico che ricorre negli affreschi di Filippo Lippi in duomo"
spiega. Poi mostra i muri dedicati all'arte contemporanea, con oltre 250 opere ordinante per temi, autori e provenienze.
"Ecco Marina d'inverno di Giuseppe De Gregorio, ecco un Paesaggio di Filippo Marignoli, e poi le opere di Pietro Raspi e Giannette Orsini"
artisti che insieme con Bruno Toscano e Ugo Rambaldi formavano il Gruppo dei Sei, la compagine di pittori che negli anni Cinquanta ha dato lustro alla città di Spoleto, e all'Umbria tutta, con una delle più significative esperienze della pittura informale italiana. Un'intera parete restituisce dignità a questi capolavori che un tempo erano nella galleria d'arte moderna. Tra nomi più e meno noti, relegati nel deposito, ci sono poi le tele di Vasco Bendini, Eugenio Carmi, Domenico Gnoli, Arnaldo Pomodoro. Ci sono le sei litografie che Alberto Burri aveva realizzato per i Mondiali di Italia 90. E di Burri ci sono altre due opere, piccole e poetiche, che si contendono lo spazio con le testimonianze di Henry Moore, Mario Ceroli, Luigi Boille, Anthony Caro.
"Ecco ancora Antonietta Raphael, Renzo Vespignani, Fausto Melotti, e poi Guidi, Treccani, Pizzinato."
L'elenco dei contemporanei sarebbe lunghissimo.
"Molte tele sono frutto di donazioni, alcune provengono dalla collezione di Carandente; altre sono giunte dalle diverse edizioni del Premio Spoleto"
: un appuntamento, quello del premio, che grazie a critici come Francesco Arcangeli, negli anni Cinquanta, aveva fatto della città un punto di riferimento soprattutto per l'arte informale.
"Come si fa a dimenticarsi di tutto questo? È un pezzo di storia dell'arte e anche di memoria di Spoleto"
commenta Fortunati.
"Ho catalogato circa duemila opere, fra quelle nei depositi, provenienti soprattutto da collezioni smembrate, e quelle sparse nei palazzi in città. Ogni scheda che ho prodotto è adesso in un sistema informatico, consultabile da chiunque accenda questo computer"
continua. "Qui un pc non c'era nemmeno" spiega.
"Ne ho usato uno assemblato con pezzi riciclati, grazie a mia moglie che lavorava in un centro di smaltimento per computer da rottamare. Adesso, volendo, tutte le schede che ho inserito potrebbero essere messe online."
Dove ha trovato le informazioni?
"Ho preso libri in biblioteca, mi sono documentato su internet. Non sono un esperto. Ho solo trascritto informazioni già esistenti. E ho ricostruito la storia di ogni opera."
Dal Comune è arrivato qualche riconoscimento?
"Non so nemmeno quanti sappiano del lavoro che ho fatto. So di avere la stima di Lamberto Gentili, grande storico dell'arte, che è stato responsabile dei musei di Spoleto. È lui che mi ha incoraggiato e mi ha dato informazioni su come procedere nelle ricerche. E poi il mio lavoro è stato apprezzato dall'assessore alla Cultura, Gianni Quaranta."
Adesso che cosa succederà?
"Mi sono offerto come volontario, per tenere aperto il deposito a chi volesse visitarlo su appuntamento."
Che cosa le hanno risposto dal Comune? "Ancora nulla". La risposta però arriva a Panorama:
"Per ragioni burocratiche, non è possibile inquadrare Fortunati come volontario, ma sono già partiti i colloqui per individuare un suo successore"
dicono dall'assessorato alla Cultura. Non solo:
"Si stanno valutando progetti per valorizzare il patrimonio da lui catalogato."
Un nuovo destino per quelle opere si annuncia, dunque. Per Luigi, forse, sarà molto meglio di una laurea ad honorem
di Antonio Carnevale
Panorama Domenica 21 Agosto 2016

martedì 16 agosto 2016

Antichi Bagni di Triponzo: riapertura prevista il 10 settembre 2016

"Comunichiamo la data di apertura di CSTerme Antichi Bagni di Triponzo: 10 settembre 2016."

triponzonQuesto l'annuncio apparso nelle ultime ore sulla pagina facebook dell'antico complesso termale, il quale dopo 35 anni si avvicina alla tanto attesa riapertura. Meno di un mese, dunque, per assistere alla rinascita di quello che è destinato a diventare il nuovo paradiso della Valnerina, un vero e proprio parco del benessere, a cui tutti, operatori del settore turistico e turisti stessi da tutta Italia e non solo, guardano con enorme favore.
Dalla presentazione d'anteprima dei lavori, fatta a Spoleto lo scorso 16 maggio, davvero grande è stata l'attesa per l'apertura ufficiale dello stabilimento, sicuro volano per lo sviluppo sociale ed economico di tutto il comprensorio della Valle del fiume Nera.
Già quasi 500 sono i like ottenuti dal post delle CSTerme nei social, numero destinato a crescere in modo vertiginoso, cosi come la gioia nell'avere finalmente una data ufficiale di apertura. Stato d'animo comune , a quanto risulta leggendo i commenti alla comunicazione, che parlano di tanti futuri utenti in fermento, i quali dopo un'attesa ultra trentennale non stanno più nella pelle.
Le Terme dei "Bagni di Triponzo", oggi Cerreto di Spoleto Terme, si estendono su un' area di circa 50 mila metri quadrati, interamente immersi nel verde bosco umbro.
In questo luogo, raccolte in una lunga vasca, sgorgano 18 sorgenti di acqua termale solfurea dal colore verde smeraldo, alla temperatura di circa 31 °.
La Spa è una delle più grandi strutture di questo tipo presenti in Umbria, con circa 1700 metri quadri coperti, con 4 vasche termali, aree per trattamenti personalizzati, solarium, bar, ristorante, Spa suite ed una grande area ipogea, che unisce la cultura romana e araba per il circuito del benessere, dove il frigidarium, il tepidarium il calidarium e l'hammam, vengono declinati secondo una moderna reinterpretazione.

Le attività presenti all'interno del complesso prevedono spazi per bagni termali, sauna, bagno turco, zone relax, cabine per fanghi, massaggi, stanza del sale , trattamenti estetici e di medicina estetica.
Si avvicina dunque il taglio del nastro, che segnerà un momento storico, non solo per Triponzo ed il comune di Cerreto, ma anche per tutta la Valnerina e l'Umbria stessa, testimoni di un evento unico che segnerà il futuro e con temporaneamente riporterà al passato, guardando a quelle stesse acque termali note fin dall'epoca romana, che Virgilio aveva menzionato nell' Enéide, che un'analisi chimica del 1862 aveva descritto come "eroico rimedio" e che oggi sono finalmente pronte a rinascere e diventare protagoniste del futuro.

Alessia Nicoletti
Corriere dell'Umbria 15 Agosto 2016

giovedì 9 giugno 2016

La musica elettronica e sinfonica si incontrano al Festival di Spoleto

Per la prima volta la musica techno viene inserita nella cornice di un Festival autorevole e istituzionale com'è quello dei Due Mondi di Spoleto.
Ma non una techno qualsiasi, naturalmente. Qui si parla di quella vera e propria opera d'arte prodotta da Jeff Mills, l'artista americano considerato una delle superstar planetarie per quanto riguarda questo genere di sonorità elettroniche.
Come un live show unico e inimitabile si presenta quindi l'evento speciale, in prima esclusiva italiana, prodotto da The Roof, società nata nel 2015 dalla mente e l'impegno di giovani spoletini, e presentato insieme al Dancity Festival, rassegna di cultura e musica elettronica che si svolge in estate a Foligno, in collaborazione con la Red Bull Mu sic Academy.
La musica techno però non sarà sola ma si incontrerà con quella sinfonica alla 59 esima edizione del Festival del Due Mondi di Spoleto venerdì 8 luglio dalle 22 nella bellissima cornice di piazza Duomo: qui avrà luogo infatti 'Light from the Outside world', il progetto che il più grande artista techno a livello mondiale, Mills, realizzerà insieme a una delle colonne portanti della musica orchestrale italiana, Roma Sinfonietta, diretta per l’occasione dal maestro Gabriele Bonolis, direttore particolarmente versatile che ha diretto per il teatro e per il cinema orchestre di grande caratura come quella del Teatro dell'Opera di Roma, l'orchestra sinfonica Nazionale della Rai e l'orchestra sinfonica Giuseppe Verdi di Milano.

Il progetto è già di per sé una rivoluzione: il maestro dj, infatti, ha lasciato che la musica sinfonica contaminasse il suo mondo, quello della musica techno, riuscendo così a far coesistere in totale ed unica armonia due generi radicalmente diversi, fondendo macchine e orchestra, sonorità sintetiche e sinfoniche, grazie ai microfoni che registrano l'ensemble dell'orchestra e a sintetizzatori come la Roland rt 909 che ne ampliano i suoni.
Dopo aver calcato palchi del calibro del Barbican Theatre di Londra e del Sidney Myer Music Bowl in Australia, il prossimo 8 luglio Mills, grazie all'alleanza stretta con la musica sinfonica composta dalla Roma Sinfonietta, approda quindi con questo progetto a Spoleto, come prima e unica data in Italia.
Nato a Detroit nel 1963, il dj e produttore discografico americano è stato anche l'inventore della Detroit Techno Sound alla fine degli anni '80.
La realizzazione dell'evento - spiegano gli organizzatori - è possibile grazie all'aiuto di imprenditori e professionisti che tendono una mano alla cultura, come Urbani Tartufi e Kon, e grazie a canali informativi che questa cultura aiutano a veicolarla, come m2o, media partner dell'evento.


Nuovo Corriere Nazionale Giovedì 9 Giugno 2016

martedì 10 maggio 2016

La Spoleto-Assisi si arricchisce di due mini piste ciclabili

Già realizzata la progettazione preliminare, servono i finanziamenti i nuovi percorsi si snodano lungo luoghi di forte interesse naturalistico

Consorzio di bonificazione a caccia di oltre 1,2 milioni di euro per due nuove piste ciclabili collette alla Spoleto-Assisi. Ci sono i percorsi progettati dai tecnici dell'ente di palazzo Leti-Sensi al centro dei circa 9 chilometri complessivi che si vorrebbero realizzare a partire dal terminal "Le Mattonelle" e fino a San Giovanni Baiano e Morgnano. Si tratta di itinerari ancora non finanziati ma su cui la Bonificazione ha ultimato la progettazione preliminare seguendo l'idea di sviluppare intomo al tronco ciclabile principale, ossia quello della Spoleto-Assisi, una serie di mini tracciati che possano accompagnare gli appassionati delle pedalate alla scoperta dei paesi del comprensorio e quindi di luoghi di interesse naturalistico e culturale. Nel caso del percorso che dal terminal "Le Mattonelle" accompagnerebbe fino a Morgnano, ossia circa 3 chilometri, l'obiettivo è la valorizzazione del Museo delle Miniere, la storia del sito estrattivo, ricordando così la tragedia del 22 marzo del 1955, dove persero la vita 23 operai. E infatti l'itinerario si chiamerebbe "tracciato della Memoria" e risalirebbe per un tratto, come si legge nel progetto, la vecchia linea ferroviaria che trasportava la lignite estratta dai pozzi. Per questo intervento la Bonificazione ha stimato costi per 65Qmila euro di cui 415mila per i lavori necessari, poco di meno di quanto previsto per l'altro percorso ciclabile, quello che dal terminal della Spoleto-Assisi "Le Mattonelle" collegllerebbe con San Giovanni di Baiano, dove la previsione di spesa è di 690mila di cui 446mila per lavori.
Qui l'itinerario ciclabile di 5,7 chilometri è stato concepito per raggiungere in bicicletta gli itinerari di trekking dei Monti Martani che oltre alla bellezza paesaggistica, collegano anche con il versante del Ter nano. Parte di questo secondo percorso, in particolare dal terminal fino al ponte di Colleferretto sfila, come riportato da progetto, sulla destra idraulica del fiume Marroggia, per poi spostarsi sulla sponda sinistra e arrivare fino a San Giovanni di Baiano. Attualmente nessuno dei due percorsi ciclabili è stato finanziato dalla Regione, ma i progetti sono pronti a tentare di farsi strada non appena saranno pubblicati i bandi specifici relativi ai fondi comunitari 2014-2020. Tra gli interventi in fase di progettazione figura anche la passerella ciclabile sulla Spoleto-Assisi in zona San Giacomo, oltre a una serie di migliorie al tracciato per migliorare l'accessibilità delle handbike, bici utilizzate da persone con disabilità agli arti inferiori.

Corriere dell'Umbria Martedì 10 Maggio 2016

mercoledì 2 settembre 2015

I totem "100 negozi per te"

Si dice che "la pubblicità è l'anima del commercio". E i commercianti dell'associazione II Borgo hanno preso a spunto questo slogan per mettere in atto una iniziativa che ha, in realtà, ha una doppia funzione: permettere al turista di visitare le bellezze della città e, alla fine, avere una "traccia" ben precisa su dove andare a fare i propri acquisti da riportare a casa.
Proprio in prossimità dell'uscita della scala mobile della Postema, è stato infatti posizionato un totem che indica, in maniera chiara e precisa, che tra corso Garibaldi e via Porta Fuga ci sono "100 negozi per te", è scritto in una delle facce della colonnina. La prima, in realtà, dato che, a breve, ne verranno apposte altre tre in altri punti strategici dell'area che comprende quegli stessi 100 esercizi commerciali.

"L'associazione II Borgo, a proprie spese, ha fatto quattro totem per indicare le varie categorie merceologiche presenti nelle vie tradizionali - spiega Leonilde Gambetti, una dei componenti del direttivo dell'associazione II Borgo presieduto da Angelo Mariani - per ora ne abbiamo posizionato solo uno all'usata della mobilità alternativa della Postema, ma ne sono previsti altri tre che poi decideremo dove mettere".

E fin qui l'aspetto prettamente tecnico. Poi ci sono le finalità, commerciali, è ovvio, ma non solo. Si, perché le finalità di queste installazioni sono anche quelle di

"comunicare che la mobilità alternativa è un servizio bello, utile e importante - aggiunge Leonilde Gambetti - ma sarebbe il caso di usarlo solo per la salita, per poi scendere a piedi e godersi innumerevoli e bellissimi angoli della atta, dove è possibile anche fare shopping. Perché il turista è, si, interessato alle bellezze artistiche, ma poi ha piacere o necessità anche di acquistare regali, oggetti per uso personale e ricordi da portare con se al rientro a casa".

Un'iniziativa sicuramente unica nel suo genere per la città di Spoleto, e che mette ancora una volta in evidenza la grande laboriosità di una associazione che alle parole antepone invece i fatti per provare a combattere la crisi economica dei nostri giorni.

Rosella Solfaroli
Corriere dell'Umbria Mercoledì 2 Settembre 2015

giovedì 4 settembre 2014

La fiera di Pissignano si trasforma in un set cinematografico

La fiera di Pissignano, in calendario per domenica, è stata scelta come set per alcune scene di un film che vede protagonista Davide Riondino nei panni di un espositore.
La location scelta dalla troupe, venuta per un sopralluogo la scorsa edizione, è la piazzetta delle Fonti del Clitunno dove, per l'appunto, sarà allestita una bancarella che esporrà oggetti vintage e, dietro il banco, il noto attore. Le scene che saranno girate faranno parte di un film che poi verrà distribuito in tutte le sale cinematografiche.
La fiera di Pissignano consolida ancora una volta la sua notorietà a livello nazionale. Ma non è l'unica novità. Da settembre infatti, ancora una volta, il mercatino verrà ampliato nel numero di posti. A disposizione degli espositori altri cento spazi in più che saranno distribuiti lungo via Giosuè Carducci, Le bancarelle degli espositori cinesi saranno spostate dall'attuale sede di via del Tempio, allo spazio davanti al bocciodromo comunale.
Il prato di San Cipriano sarà riservato ai soli produttori di prodotti tipici e oggetti di articoli artigianali. E da ultimo, al momento in via sperimentale, dalla prossima edizione di ottobre, la fiera dell'antiquariato e del collezionismo di Pissignano raddoppia e avrà cadenza quindicinale, la prima e la terza domenica di ogni mese. E nel mese di dicembre gli appuntamenti saranno tre con i mercatini di Natale fissati per il 7,8 e 21 dicembre, in concomitanza anche con la festa dell'olio nuovo.
Corriere dell'Umbria Giovedì 4 Settembre 2014

mercoledì 20 agosto 2014

La testa di Augusto torna al Museo Archeologico

La testa di Ottaviano Augusto è tornata a casa. E ora fa bella mostra di sì nella sala a piano terra del Museo Archeologico di Spoleto.
"Il ritorno della testa ritratto di Ottaviano Augusto è un fatto particolarmente importante - sono state le parole dell'assessore, Antonio Cappelletti, che ha portato il saluto dell'amministrazione comunale - perchè cosi, la città, assume la consapevolezza di se stessa. Si, perchè, in un periodo difficile come quello che stiamo vivendo, è importante anche ripartire da cosa eravamo."
Dopo l'esposizione alle Scuderie del Quirinale a Roma e al Grand Palais di Parigi, la testa ritratto di Ottaviano Augusto è tornata dunque laddove è stata ritrovata. E per celebrare degnamente l'evento, la Soprintendenza per i Beni Archeologici dell'Umbria ha organizzato ieri pomeriggio un incontro che ha visto la presenza del soprintendente dei Beni Archeologici dell'Umbria, Mario Pagano, l'assessore Cappelletti, appunto, Giorgio Bonamente dell'Università degli studi di Perugia, e Maria Laura Manca della Soprintendenza Archeologica dell'Umbria, e subito dopo un concerto di musica classica nella chiesa di Sant' Agata.
Il ritratto, ritrovato proprio laddove sorge il Teatro Romano,
"appartiene a un tipo specifico, in cui volto giovanile, con forme spigolose e quasi schematiche - si legge nella scheda descrittiva che è stata posizionata vicino all'opera la parte posteriore della capigliatura corrisponde certamente al lembo della toga che copre la testa di un pontefice."
Insomma, non se ne hanno testimonianze certe, ma, a quanto pare , quella testa dovrebbe essere parte integrante di una statua, di cui, ovviamente, non se ne ha notizia. E i turisti, non c'è dubbio, hanno apprezzato (l'incremento delle visite è stato del 30 per cento in più rispetto allo stesso periodo del 2013).
"Siamo impegnati a migliorare tutta la realtà museale dell'Umbria - ha aggiunto Pagano - e intendiamo organizzare delle "giornate augustee" su tutto il territorio regionale."
Di certo anche Spoleto, culla di cultura, ne farà parte.
Corriere dell'Umbria Mercoledì 20 Agosto 2014

venerdì 11 luglio 2014

Paul Taylor e la sua danza da patrimonio nazionale

Sarà un gradito ritorno, oggi e domani, al Festival dei 2Mondi, la Paul Taylor Dance Company, i cui sedici danzatori propongono al teatro Romano, alle 21,15, cinque titoli, estratti da un repertorio che ne comprende oltre 140.
L'iniziativa è parte del Tour Diamond Anniversary, che celebra i 60 anni dalla fondazione della compagnia e una lunga fecondità d'artista.
Ancora oggi, a 83 anni, quello di Taylor è considerato il volto e la sua arte la corrente principale della danza in Usa.
Il coreografo tra i pochi artisti contemporanei che abbiano creato lavori così "classici" da essere consegnati all'eternità, tanto che per gli americani la sua eredità è un patrimonio nazionale.
Già primo ballerino con Martha Graham, nel suo lavoro Taylor ha assorbito molto del vocabolario di danza della Graham, salvo stabilire un più profondo legame con il ritmo e la fluidità della musica, con una spiccata attenzione per le partiture create fra '700 e '800, delle quali ha trovato affinità risolte in una grande e luminosa leggerezza.
[…] Anche se, in più occasioni, Taylor ha scelto lo scavo e l'indagine psicologica, o un percorso spiccatamente narrativo, talvolta colorato di "nero", più sovente il coreografo ha puntato dritto alla riscoperta della pura bellezza e potenza del movimento, considerato in se stesso.
Come ci dimostra la velocità, mercuriale, appunto, di Mercurie Tidings.

I risultati che ne sono complessivamente scaturiti hanno avuto la forza di una rivelazione, tra gli anni '50 e '60, ed hanno profondamente influenzato altri autori dopo Taylor. Questi devono al suo estro l'innesto nella danza di una gestualità "ordinaria", fatta di camminate, corse, passeggiate, salti, scivolate.
E un ventaglio di movimenti considerati "democratici", alla portata (o quasi) di chiunque; hanno profondamente ampliato la visuale della danza con un apporto di slancio e spontaneità, e l'hanno avvicinata al grande pubblico.
Elementi portanti nella filosofia di Taylor sono ancora la dicotomia tra lo spiccato atletismo del sesso maschile, risolto in "esplosioni" vitalistiche, e la luminosa sensualità delle donne, qui presente in Piazzolla Caldera, immersa nelle volute del tango. Altra dualità, spesso ribadita da Taylor, è tra una concezione primitiva o naturale dell'esistenza e i guasti della civiltà, come è espressa in American Dreamer.
Una visione che collega intimamente il coreuta al Grande Bardo Americano, il poeta Walt Whitman.

Corriere dell'Umbria Venerdì 11 Luglio 2014

martedì 1 luglio 2014

II Festival dei 2 Mondi aspetta Wilson e Depardieu

Il Primo Week-end è stato un successo. Baciato da debutti fortunati, da dive & divine in libera uscita, dal bagno di folla di un pubblico sempre numeroso ed entusiasta, come testimoniano le standing ovation per Franca Valeri e Luca Barbareschi. E con quel lato glamour e mondano che da sempre è la cifra distintiva del Festival. E adesso il "Due Mondi" si prepara a un nuovo, vorticoso fine settimana che vedrà arrivare a Spoleto i mostri sacri di questa 57esima edizione: Tim Robbins con il suo
"Sogno di una notte di mezza estate"
al San Nicolo, "Peter Pan" riletto dal genio visionario di Bob Wilson, la danza del San Francisco Ballet, Gerard Depardieu e Anouk Aimée in piazza Duomo con le loro "Love Letters".Intanto il cartellone del festival non si ferma e si anima con i "Concerti al chiostro" realizzati dal Conservatorio Morlacchi di Perugia e i suoi talenti migliori (docenti e allievi) e con le proposte "fringe" e indipendenti di La Marna Spoleto Open: stasera alle 21 al Teatro Romano debutta "Weather" oratorio drammatico della musicista, scrittrice e regista americana Elizabeth Swados che ha lavorato con cinquanta coristi dell'associazione Bisse e con un ensemble di musicisti di La MaMa per presentare in prima mondiale un lavoro pensato proprio per Spoleto.
La Nazione Martedì 1° Luglio 2014

mercoledì 25 giugno 2014

Restauri finiti, riaperta la chiesa di Pietrarossa

Ieri, in occasione della festa di San Giovanni, è stata riaperta la chiesa di Pietrarossa di Trevi , antica struttura che prossimamente sarà inserita nelle candidature per essere riconosciuta come patrimonio dell'Unesco.
Contestualmente sono state riaperti anche le due piazzole di sosta lungo la nuova Flaminia e il passaggio pedonale collegamento tra queste e la chiesa, favorendo in tal modo la sosta dei turisti in transito.
La riapertura delle due piazzole, attesa da oltre un anno, era stata al centro di grosse polemiche, sollevate dai cittadini, dopo la chiusura.
Ora per garantire la sicurezza delle due aree sono state installate anche delle telecamere per la videosorveglianza.
La chiesa di Pietrarossa, di origini longobarde, un autentico gioiello architettonico, conserva 'tesori' d'arte e dipinti, opportunamente restaurati durante gli ultimi lavoro.

“Oltre alla riapertura della chiesa c'è un altro appuntamento previsto per sabato - spiega il sindaco, Bernardino Sperandio -, sarà infatti ripristinato il tradizionale e antico mercatino per la vendita, da parte dei 'canapinari' di prodotti ortofrutticoli a chilometri zero. Un Mercatino che potrebbe essere riproposto durante l'estate”.

Nella stessa giornata è prevista la passeggiata alla scoperta degli orti delle Canapine, la visita alla chiesa di Pietrarossa e la degustazione di 'panzanella’ e assaggio del trebbiano spoletino, a cura dell'Ente Palio dei Terzieri di Trevi.

 

La Nazione Mercoledì 25 Giugno 2014

sabato 21 giugno 2014

Presto la Spoleto-Norcia sarà percorribile a piedi, a cavallo e in bici

La Spoleto-Norcia sarà percorribile entro la metà del mese di luglio.
Sul tracciato dell'ex ferrovia Spoleto-Norcia i lavori di messa in sicurezza sono ormai conclusi e presto sarà percorribile a piedi, a cavallo o in bicicletta, quasi l'intero itinerario.

“intorno alla metà di luglio prevediamo di poter inaugurare il percorso, che ridà nuova vita alla ferrovia dismessa e valorizza lo straordinario patrimonio naturale e di borghi storici che attraversa”.

Lo ha detto l'assessore regionale alle Infrastrutture e Trasporti, Silvano Rometti, che ieri mattina ha effettuato un sopralluogo nei tratti interessati, insieme a Mauro Proietti, direttore amministrativo di Umbria Mobilità, al sindaco di Spoleto Fabrizio Cardarelli e ai rappresentanti dell'Ali, formata dalle imprese Giovannini e Forti che eseguono i lavori, il progetto ha previsto la messa in sicurezza di 45 dei 52 chilometri del tracciato per garantirvi il transito pedonale, ciclabile e a cavallo. Sono pronti i tratti Spoleto - Sant'Anatolia di Narco - Piedipaterno (23 chilometri), tra Borgo Cerreto e Balza Tagliata (7 chilometri) e tra Serravalle e Norcia (7 chilometri).

Altri Tratti, da Piedipaterno a Borgo Cerreto (per 8 chilometri), saranno disponibili dopo le opere che la stazione appaltante ha disposto per il pericolo di crollo a causa di alcuni dissesti, opere che verranno realizzate con i finanziamenti già assegnati.

La Nazione Sabato 21 Giugno 2014

martedì 17 giugno 2014

Sgarbi torna al Due Mondi con Fo e Pasolini

Ritorna, con il Festival dei Due Mondi, Spoleto Arte, la rassegna di arte contemporanea ideata e curata da Vittorio Sgarbi.
Questa seconda edizione, la cui inaugurazione è in programma venerdì 27 giugno alle 18,30 negli spazi espositivi dello storico palazzo Leti-Sansi.
In mostra opere di Eugenio Carmi, uno dei principali esponenti dell'astrattismo, Josè Dali, figlio del più noto Maestro del surrealismo Salvador Dali, Alberto Pistoresi, Maria Pia Severi, Alessandra Turolli, Max Laudadio, Alba Tortorici, Simona De Maira, Giuseppe Santonocito, Verena D'Alessandro e altri.

L'appuntamento più atteso è certamente la "personale" del Premio Nobel Dario Fo.
Il grande attore e regista esporrà 20 tele che raccontano la sua passione per la pittura, dagli esordi, nel 1964, fino ai giorni nostri.
Ma non solo. Assieme alle tele, Dario Fo porta a Spoleto immagini, disegni e video che raccontano aspetti noti e meno noti del suo lavoro teatrale, foto di scena e scenografie.
La rassegna propone, tra le altre cose, un omaggio a Pier Paolo Pasolini, attraverso gli scatti di Roberto Villa, un maestro della fotografia, in una retrospettiva che documenta il Pasolini regista cinematografico.

Corriere dell'Umbria Martedì 17 Giugno 2014

Corsa dei Vaporetti 2014: al via 62 equipaggi

Sessantadue equipaggi sono pronti a darsi battaglia nella corsa del 50ennale.
Scatta domani sera, al Bar “Santi e peccatori”, con la presentazione dei concorrenti e delle miss, l'edizione 2014 della Corsa dei Vaporetti.
La 50esima edizione è stata presentata ieri mattina in Comune, alla presenza del sindaco Fabrizio Cardarelli e dai membri del comitato organizzativo Fabrizio Luchetti, Paolo Forti, Sergio Grifoni (In rappresentanza dell'Avis partner ufficiale della manifestazione) e Roberto Fagotto.

Il sindaco Cardarelli, avendo preso parte a diverse edizioni, è particolarmente legato alla corsa.

“i Vaporetti per me rappresentano gioie e dolori - ha detto -, la mia prima partecipazione nel '71 e ricordo la semifinale, col pilota Fiorani, quando a pochi metri dal traguardo abbiamo rotto il vaporetto...”.

Giovedì, in piazza della Libertà, è prevista l'elezione di Miss Vaporetto 2014, venerdì e sabato le prove cronometrate e domenica la gara vera e propria.

La Nazione Martedì 17 Giugno 2014

martedì 20 maggio 2014

Campello e le Fonti del Clitunno: quelle acque celebrate dai grandi poeti

Nel corso dei secoli sono state cantate e celebrate da poeti, letterati, pittori e viaggiatori. E ancora oggi le Fonti del Clitunno sono una piccola oasi di pace, incanto e meraviglia lungo la via Flaminia, tra Foligno e Spoleto, che attrae e affascina turisti e visitatori da ogni parte del mondo.
Merito di un parco storico e letterario che è al tempo stesso un piccolo gioiello naturalistico disteso lungo una superficie di quasi diecimila metri quadrati.
Al centro un laghetto popolato da numerosissime specie vegetali come il muschio, la coda di cavallo acquatica, il nontiscordardime delle paludi, il nasturzio acquatico.
Nel lago vivono cigni e anatre, intorno brillano il pioppo cipressino e i salici piangenti.
Più a valle si trova il Tempietto del Clitunno, opera a cavallo tra la fine dell'impero e gli albori dell'epoca cristiana, piccolo e anomalo capolavoro di architettura.

Le Fonti erano considerate sacre dai romani che qui venivano a consultare l'Oracolo del dio Clitunno e a svolgere riti religiosi. Virgilio raccontava la leggenda dei buoi che, immergendosi nelle Fonti, sarebbero diventati ancora più candidi e celebre è la loro descrizione in una famosa lettera di Plinio il Giovane, del primo secolo dopo Cristo. L'aspetto attuale è di certo diverso da quello della Roma Imperiale perchè nel 444 un violento terremoto cambiò la faccia della zona.
La sistemazione delle Fonti come le vediamo oggi è dovuta all'opera di Paolo Campello della Spina che tra il 1860 e il 1865 tolse la terra per creare lo spazio per il laghetto e fece crescere la vegetazione.
Qualche anno dopo Giosuè Carducci scrisse l'ode barbara "Alle Fonti del Clitunno" (e il passaggio del poeta è ricordato da una stele), prima ancora avevano ispirato George Byron, in pellegrinaggio in Italia.

Orari: Le Fonti si possono visitare dal primo maggio al 31 agosto con orario 8.30 - 20. Poi dal primo al 15 settembre: 8.30 - 19.30, dal 16 al 30 settembre: 9 - 19.30. Dal 1 è ottobre al 1 novembre: 9-13 e 14 - 18, dal 2 novembre al 31 dicembre: 10-13 e 14- 16.30.
Biglietto a 3 euro, con riduzioni varie. Per informazioni e visite guidate si può telefonare al numero 743/521141.

La Nazione Martedì 20 Maggio 2014

lunedì 19 maggio 2014

La grande scultura di Pomodoro torna al suo posto

Per una scultura che forse tornerà in possesso del suo legittimo proprietario, ce ne saranno due che riprenderanno il posto che gli compete. Sembra ormai imminente, infatti, la ricollocazione di due di quelle opere che nel 1962 rappresentarono il ricco patrimonio artistico posato in molti punti delle vie e piazze di Spoleto in occasione della mostra "Sculture nella città", curata da Giovanni Carandente durante la quinta edizione del Festival dei Due Mondi. Ossia "Colloquio spoletino" di Pietro Consagra e la "Colonna del Viaggiatore" di Arnaldo Pomodoro. La prima in via Minervio e la seconda alla rotatoria di viale Trento e Trieste. Per entrare più nel dettaglio, se da una parte c'è l'amarezza per commercianti e residenti della zona della possibile rimozione di "Conversazioni", scultura di Oliviero Rainaldi, che per due anni ha fatto bella mostra di se all'inizio di via Minervio, ma che ora nonostante sia scattata una sorta di mobilitazione popolare, lo stesso artista ha richiesto indietro, tale delusione potrebbe essere, seppur parzialmente, attenuata grazie alla rimessa in loco del "Colloquio spoletino" di Pietro Consagra.

Anche se non sarà certo da meno la rimessa in loco della "Colonna del viaggiatore" di Arnaldo Pomodoro, che tornerà, in tutta la sua maestosità, con il placet dello stesso artista, a dominare laddove oggi c'è la rotatoria in viale Trento e Trieste e la cui realizzazione fu proprio motivo della rimozione dell'opera scultorea nel 2009. La quale fu poi trasferita nel deposito museale di Santo Chiodo, dove tuttora è custodita. E stando alle informazioni fornite dalla direzione Cultura del Comune di Spoleto, il cantiere che permetterà la messa a dimora dell'opera verrà allestito

"subito dopo il passaggio della tappa del Giro d'Italia"

, ha fatto sapere l'ufficio preposto. Quindi, forse, già da questa settimana.
La "Colonna del Viaggiatore" alta 6 metri e realizzata in acciaio, è la prima opera di grande mole realizzata dallo scultore Arnaldo Pomodoro. Conclusa la mostra del 1962, l'opera venne donata alla città dall'artista, il quale ricevette poi un numero crescente di commesse, tanto che oggi le sue sculture si ergono in diverse città del mondo, quali Roma, New York, Tokio, Mosca e Los Angeles.
Il tutto, grazie anche al finanziamento concesso dalla Regione dell'Umbria di 160 mila euro.

Corriere dell'Umbria Lunedì 19 Maggio 2014

venerdì 18 aprile 2014

Festa grande con Spoleto a Colori

Dal giallo al verde, dal rosso all'arancio e cosi via. E a ogni "nuance" una prerogativa. Per il quinto anno consecutivo, a Spoleto, sta per esplodere una miriade di colori che rallegreranno la città con iniziative che vanno dalla musica alla pittura, dal ballo di ogni tipologia al design, fino al tanto atteso evento legato al "Fluo" in 3d e ad attività che, in una notte, legheranno con una sorta di lungo filo umano piazza Garibaldi a piazza del Mercato con eventi per tutti i gusti.
Questo, e molto altro ancora sarà ancora una volta "Spoleto a Colori". La kermesse che sempre più attenzione sta destando anche fuori regione e che da quest'anno cambia formula organizzativa. E ciò, anche per affrontare al meglio i costi che, inevitabilmente, eventi di tale tipologia comportano. Per l'occasione, infatti, è stata infatti costituita una Associazione temporanea di scopo (Ats), e ciò permetterà all'organizzazione di usufruire gratuitamente di piazze e strutture.
Tutto il programma della colorata manifestazione, che si svolgerà dal 25 aprile al 1 maggio, è stato presentato ieri mattina a palazzo comunale, alla presenza di chi, cinque anni fa lanciò l'idea. Bruno Farroni (insieme a tanti altri ragazzi della atta), e alcuni dei rappresentanti di quelle associazioni che, per una migliore gestione dell'evento, hanno deciso di unire le forze.
"Mai come in questo momento le persone hanno bisogno di un momenti di divertimento - ha detto il vice sindaco, Stefano Lisci - e queste circa mille persone che si mettono a disposizione la città per costruire qualcosa di positivo per la nostra città, devono essere di esempio per molte altre."
E le novità non mancano di certo, anche in questa edizione. Prima di tutto
"abbiamo voluto creare una piattaforma tecnologica innovativa - ha spiegato Farroni - con interazioni in tempo reale attraverso il nostro sito."
Certo, le iniziative sono talmente tante che citarle tutte diventerebbe una vera e propria impresa. Ma tra le più significative c'è quella legata al design, la cui finalità è quella di aprirsi a un pubblico più ampio, anche attraverso l'interazione tra professionisti e scuola (Chiostro di San Nicolo il 26 e il 27 aprile), e poi c'è "La via delle Arti", che metterà in rete 7 gallerie d'arte attraverso una street band (dal 26 aprile al 4 maggio), l'Hip hop, quello più tradizionale "da strada" cosi come a teatro grazie a un gran gala (26 aprile al "Menotti"), il Fluorescence party alla Rocca (26 aprile), senza dimenticare la Notte a colori (30 aprile) e tanto altro ancora (il programma completo è su www. spoletoacolori.it).
Corriere dell'Umbria Venerdì 18 Aprile 2014

giovedì 10 aprile 2014

Eventi a Castello a Castel Ritaldi

Domenica nel meraviglioso borgo di Castel San Giovanni sbarca la manifestazione "Eventi a Castello" che farà rivivere i principali appuntamenti che si svolgono nel territorio durante l'arco dell'anno e proiettati in una dimensione plurisensoriale fatta di tipicità, luoghi e sapori.
Un giorno per fare il pieno di storia, allegria, gusto e natura, alla scoperta del paesaggio e della tradizione folkloristica umbra. La giornata inizierà con una passeggiata a cavallo nel territorio ritaldese in compagnia di "Natura a Cavallo" e il bivacco del cavallaro.

Con il "Palio del Fantasma", edizione straordinaria, si farà una full immertion nel Medioevo tra costumi dell'epoca e sfide tra le cinque frazioni di cui è composto il comune.
Grazie al teatro di "Camelot", i bambini saranno invitati ad entrare nel "Paese delle Fiabe" condividendo il piacere della lettura e della scrittura. Da sempre caratterizzata per l'alta qualità dei prodotti gastronomici Castel Ritaldi, dedica con "Frantotipico" un vero e proprio tributo all'olio extravergine di oliva, fiore all'occhiello della produzione agroalimentare umbra.
Quella di domenica sarà un'anteprima della tre giorni che si tiene agli inizi di novembre.
La musica accompagnerà questo momento, grazie alla presenza della banda musicale di Castel Ritaldi, associazione musicale "Santa Cecilia". Con il "Duo Frandoli Scarabottini" largo a "Note di Trebbiano", esibizione musicale che spazierà dal jazz al classico con clarinetto e fisarmonica, il tutto accompagnato da una degustazione gratuita di Trebbiano spoletino, prodotto enologico che vanta una molteplice declinazione: da semplice vino da tavola ideale per tutti i giorni a speciale produzione controllata e dal grande appeal in abbinamento a piatti della tradizione locale o anche della migliore scuola culinaria. Il carosello di Eventi a Castello si concluderà con un momento del tutto spedale, creato ad hoc per l'occasione e che soltanto chi parteciperà potrà scoprire e vivere in diretta: "Il di.. .vino gioco di Vannozza", una cena goliardica con sfida tra i commensali per guadagnarsi il vino.

Corriere dell'Umbria Giovedì 10 Aprile 2014

martedì 1 aprile 2014

Rocca, allarme per gli affreschi

Rocca Albornoziana, il guano dei piccioni mette a rischio gli antichi affreschi.

Non finisce di stupire la situazione del monumento che dovrebbe essere un motore per attrarre turismo, ma che non sempre si presenta all'altezza delle aspettative.
L’imponente struttura con le opere del Museo del Ducato e gli affreschi della camera pinta e del cortile d'onore, è di certo una delle tappe obbligate per chi visita la città.
Da qualche mese, tra l'altro, il ministero dei beni culturali ha assunto nuovi operatori che assicurano l'apertura del Museo del Ducato anche la domenica pomeriggio.
Per una gestione ottimale del monumento, però, si attende ancora una soluzione che superi le diverse competenze tra Ministero, Regione e Comune.
E così, nel frattempo, sugli affreschi che decorano il cortile d'onore della Rocca, domenica scorsa è caduto lo sguardo di alcuni turisti che hanno subito sollevato il problema di un grave rischio per le opere d'arte oltre che una situazione intollerabile per il decoro del monumento:

“è evidente - hanno spiegato i visitatori - che i piccioni la sera vanno a dormire sugli stemmi papali lasciando i loro escrementi i quali, a lungo andare, corrodono i materiali, stucchi e superfici pittoriche”.

La segnalazione, hanno spiegato gli addetti alla sorveglianza, non è nuova e pare che la Soprintendenza ne sia informata.
É altrettanto chiaro, però, che non si è ancora rimediato al problema.
Del resto, la denuncia è stata fatta in questi giorni perchè con l'arrivo della primavera si è riavviata anche la stagione turistica.
E non è un caso che, sempre alcuni visitatori del monumento, in questi giorni abbiano notato con disappunto la presenza di parecchie auto parcheggiate a ridosso della fortezza, all'interno della cerchia che isola la Rocca dalla città:

“Sembrerebbe - affermano che si tratti di automezzi dei dipendenti delle istituzioni che hanno sede alla Rocca i quali sono muniti tutti di permesso”.

La domanda sorge spontanea: non sarebbe meglio fornire permessi per il parcheggio di Via del Tiro a Segno e invitare i dipendenti a far uso della mobilità alternativa per salire al monumento?

Il Messaggero Martedì 1° Aprile 2014

venerdì 14 marzo 2014

Turismo verde e mobilità dolce: la vecchia ferrovia Spoleto-Norcia a misura di biker

Tempo un mese, e forse qualcosa in più, e sul tracciato della Spoleto-Norcia verrà eseguito il collaudo che consentirà agli appassionati della sue ruote a pedali, entro l'estate, di poterlo percorrere. Ovviamente quella parte di percorso che va da Spoleto a Cerreto. A darne l'annuncio è stato ieri mattina Nicola Checcarelli di Sviluppumbria prima, e il vicesindaco di Spoleto, Stefano Lisci poi, in occasione della presentazione di "Umbria & Bike", il consorzio umbro per la promozione dei percorsi cicloturistici della regione e che vede alla presidenza la titolare dell'Hotel dei Duchi di Spoleto, Tullia Tulli. Ed è stato proprio alla struttura ricettiva spoletina che si è svolto il primo di una serie di incontri volti ad approfondire tutte le principali tematiche legate al cicloturismo sul territorio e alla promozione dei più importanti itinerari.
In particolare il percorso ciclabile Assisi-Spoleto alla riscoperta della ex ferrovia Spoleto-Norcia, la via di Francesco da Citerna a Piediluco, lungo il fiume Tevere dalle sorgenti del Monte Fumaiolo ad Alviano e l’Anello del Trasimeno che costeggia per molti chilometri il lago. Dopo aver spiegato alla platea quella che è la "mission" del consorzio, ossia quella di
"coinvolgere strutture ricettive e servizi specifici in un'ottica di sistema a rete, per migliorare dal punto di vista qualitativo e professionale l'offerta turistica legata alla mobilità dolce"
, Tullia Tulli ha sottolineato come il territorio umbro, e quello spoletino in particolare abbiano
"grandi potenzialità in tal senso - ha detto - la Regione ha buttato l'amo con un suo progetto, ora sta a noi a far crescere la consapevolezza che siamo un territorio vocato al turismo ciclistico."
E qui è arrivato l'appello alle istituzioni locali.
"Noi stiamo lavorando su ciò che abbiamo- sono state le parole della presidente Tulli - ma sarebbe importante anche sdoganare la Spoleto-Norcia, almeno la parte già messa in sicurezza."
E con un trend, quello del cicloturismo, che sta diventando uno dei prodotti di punta anche di Spoleto, sarebbe estremamente importante per lo sviluppo del turismo locale. Ma, a quanto pare, per quanto riguarda il territorio spoletino, c'è di più.
"L'agenzia forestale ha un progetto, già finanziabile tra l'altro, per congiungere il tracciato della pista ciclabile Spoleto-Assisi con quello della ex ferrovia ha comunicato il vice sindaco Lisci - ci sono delle criticità, inutile negarlo. Ma sarà un'altra sfida da cogliere per lo sviluppo del territorio."
Corriere dell'Umbria Venerdì 14 Marzo 2014

martedì 21 gennaio 2014

Il Fantacity 2014 trasloca da Perugia a Spoleto

Dopo il trasloco di Don Matteo da Gubbio a Spoleto, arriva un altro trasferimento eccellente in direzione della città del Festival.
La rassegna Fantacity dice addio a Perugia dopo sette edizioni trascorse tra piazza della Repubblica e la Rocca Paolina. Nel cambio di città qualcuno potrebbe vederci nascoste le ragioni di una crisi del settimo anno, ma le motivazioni della scelta sono enunciate diplomaticamente nella pagina web (www.fantacity.eu).

E su tutte, Spoleto è patrimonio mondiale dell'Umanità, città Unesco. E poi si fa riferimento alle bellezze artistiche, naturalistiche, architettoniche, al Due Mondi e, ovviamente, a ...Don Matteo.
Nel programma, ancora in via di definizione, sono previsti tour gratuiti all'interno dei musei per le scuole che aderiscono ed è pure stato lanciato il bando per un concorso riservato agli alunni della scuola primaria. L'ottava edizione del Fantacity si terrà dal 4 al 6 aprile, perciò confermata la periodizzazione primaverile, e a fare da scenario sarà il centro storico spoletino dove si svolgeranno laboratori, incontri, spettacoli e giochi.
La manifestazione, nata nel 2007, con il nome di Fantasie ha cambiato diverse volte pelle, senza abbandonare mai la sua idea centrale: la creatività come motore di un programma composto di attività dedicate all'arte, alla letteratura e alla attualità con l'utilizzo di linguaggi innovativi.
Il programma si presenta diviso nella formula Kids dedicata ai più piccoli e la sezione Young per i giovani delle scuole superiori, quest'ultima introdotta nel 2013 per estendere il target della manifestazione come decise il comitato organizzatore rappresentato da Roberto Quatraccioni.
Confermate anche nella nuova edizione la formula della gratuità e la necessaria richiesta di iscrizione per le scuole.
Tra l'altro nel sito è già disponibile la modulistica per mettersi in lista.

Corriere dell'Umbria Martedì 21 Gennaio 2014